Le funzioni del notaio
"Tanto più notaio, tanto meno giudice"
Con queste parole un famoso giurista (Carnelutti) ha definito la funziona essenziale del notaio (e cioè l’attività più importante che la legge affida al notaio).
Questo significa che quanto più il notaio fa bene il suo lavoro – e cioè accerta ed interpreta la volontà delle parti (cioè delle persone) che concludono un contratto e redige in modo conforme alla legge e con chiarezza le relative clausole – tanto meno c’è bisogno di ricorrere al giudice (e cioè minore è il rischio che l’atto notarile sia fonte di cause).
La competenza del notaio
Il notaio è un pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (cioè vendite, permute, divisione, mutui ecc.) e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservagli e rilasciarne copie, certificati (e cioè riassunti) ed estratti (e cioè copie parziali) (art. 1 legge not.).
L’atto redatto dal notaio è un attimo pubblico, perché il notaio è autorizzato ad attribuirgli pubblica fede (perciò è un pubblico ufficiale) e come tale ha una particolare efficacia legale: quello che il notaio attesta nell’atto notarile (es: che ha letto l’atto davanti alle parti, o che una persona ha fatto o ha sottoscritto una dichiarazione davanti a lui) fa piena prova (cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice), salvo che sia accertato il reato di falso.
Il rapporto personale tra il notaio e le parti
Per legge “spetta al notaio soltanto d’indagare la volontà delle parti e dirigere personalmente la compilazione integrale dell’atto” (art. 47 delle legge notarile).
Il notaio deve indagare la volontà della parti in modo approfondito e completo, mediante domande e scambio di informazioni intese a ricercare anche i motivi e le possibili modificazioni della volontà prospettatagli (cod. deontologico appr. Dal Cons. Naz. Not. II 24.2.1994).
Cosa fare per
Documenti per la stipula
Documenti
Lo studio notarile indica, nella presente sezione, divisi per tipologie di atto, i principali documenti occorrenti per le pratiche notarili più frequenti, con la precisazione che i documenti richiesti vanno poi verificati in relazione allo specifico atto.